LED ZEPPELIN, Led Zeppelin III (1970)

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Sei un musicista e sei a corto di ispirazione? Ascolta questo album. Vuoi il rock? C’è. Vuoi il blues? C’è. Vuoi il folk? C’è.

E questi signori, quelle cose, le sanno fare al massimo livello.

I grandi ispirano sempre.

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EDOARDO BENNATO, Pronti a salpare (2015)

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Nonostante sia un suo fan di vecchia data – ma vecchia vecchia -, non mi aspettavo certo miracoli da una nuova uscita del cantautore partenopeo. Il precedente lavoro, prodotto da Barbacci, aveva qualche buon pezzo, se non ottimo, però la produzione pop-rock annacquava il tutto.

Bennato ha bisogno di un approccio un po’ più rude al suono. Messo il cd nel lettore, schiacciato play, mi è partito un “Oh, finalmente!…”.

Produce Brando. Anche se levigato, suono vero, belle chitarre, sia acustiche che elettriche.

Un consiglio a Edo: si tenga stretto Brando, ha il sound giusto per lui.

P.S. All’interno del booklet, disegni dello stesso Bennato (si vede la buona mano: lui è un architetto) e due dediche: “La ballata “Pronti a salpare” è dedicata Fabrizio De André grande amico di sempre. “La calunnia è un venticello” ad Enzo Tortora e Mia Martini”.

JIMI HENDRIX, Rainbow Bridge (1971)

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Seconda uscita postuma. La società che ora detiene i diritti sul materiale hendrixiano, dopo alcune pubblicazioni pregevoli, ha iniziato a rieditare dischi usciti prima della sua gestione, alcuni di valore (vedi Blues). Auspico però che non riporti alla luce del sole alcuni lavori postumi più discutibili.

Un po’ meno affascinante di Cry of Love, che godeva del vantaggio di essere il primo della serie.

 

JIMI HENDRIX, Cry of Love (1971)

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Uscì dopo la morte di Hendrix, il primo di una lunga serie.

Non che io ami particolarmente i dischi postumi (preferisco quelli che gli artisti fanno in vita), ma questo ha davvero una bellezza tutta sua. Poi, chiaramente, quando si tratta di Hendrix ed alcuni altri, mi bevo ogni singola nota che gente come questa mette al mondo.

Magnifica la copertina.

JACK WHITE, Lazaretto (2014)

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Oggi la parola genio viene pronunciata con una certa disinvoltura. Lui non lo è. E’ un buon – se non ottimo – musicista. Qui, per dire, ci sono soluzioni di arrangiamento molto interessanti.

Ascoltato con piacere. Non chiedo di più. Se poi voglio provare certe emozioni, devo ricorrere ai musicisti della generazione precedente la sua.