Il concetto è semplice. Se tu canti in modo enfatico – così canta, per la maggior parte, David Gray – e arrangi pure le canzoni in modo enfatico, non centri l’obiettivo. Manca il contrasto. Senza quello, niente arte. Non a caso Gray va alla grande con poca roba attorno (vedi qualche suo vecchio disco). Già con il precedente Life In Slow Motion (2005) ha cominciato ad appesantire gli arrangiamenti. Mah…
Funziona il pezzo di apertura.